Bergson

Pubblicato il da Mari

Henry Bergson (1859-1941), approfondendo l’indagine sul concetto del tempo, giunge una visione del mondo che interpreta l’uomo, la natura e il mondo intero in chiave spiritualistica, eliminando così ogni residuo meccanicistico e positivistico, egli si affida all’intuizione per cogliere la vita nell’immediatezza del suo fluire.

Bergson fa una distinzione fra il tempo della scienza e il tempo della coscienza. Il tempo della scienza è un tempo spazializzato, che può essere misurato e ci è utile ai fini della vita pratica. Il tempo della coscienza invece non è fatto di singoli istanti da loro separati, ma è un flusso continuo, un continuo fluire del passato nel presente, grazie alla memoria, e di questo nel futuro, attraverso l’anticipazione o la progettualità. Si tratta di un tempo interiore e qualitativo, poiché non è misurabile. Al concetto di tempo è strettamente legata l’idea di memoria. Il processo del ricordo si distingue secondo Bergson in tre diverse modalità: - Il ricordo puro; - Il ricordo-immagine; - La percezione. Il ricordo puro è la memoria profonda, il magazzino inconscio di tutte le esperienze passate che costituiscono appunto il nostro passato. Il ricordo-immagine è l’atto con cui quel passato si materializza nel presente. La percezione e la facoltà che ci lega al mondo esterno, e ha la funzione di selezionare i dati che ci sono più utili per le nostre attività concrete. La vita dell’uomo non è frutto di necessità, ma di libero impulso creativo. Bergson identifica due tipi di società: la società chiusa e la società aperta. Nella società chiusa l’individuo si identifica quasi completamente con il gruppo di appartenenza ma la libertà e l’autonomia del singolo sono ridotti al minimo e domina la morale dell’obbligazione dell’abitudine. Nella società aperta invece vige la libertà e regna la morale assoluta. A queste due forme di morale corrispondono due atteggiamenti religiosi: la religione statica che si serve dei miti e delle superstizioni per proteggere l’uomo dalle sue paure e dare una speranza consolatoria, e la religione dinamica che si identifica nella vita dei mistici ed è dunque abbastanza rara. Essa consiste nel inserirsi, grazie all’amore, nello slancio creatore della vita, e nell’identificarsi con Dio, poiché tale slancio creatore è Dio stesso.

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